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In questo nuovo grande progetto di catalogazione e disseminazione online, le Gallerie Estensi sono state appoggiate e finanziate dalla Fondazione di Modena che si è fatta carico di un bando pubblico per la selezione di una società capace di attuare un progetto complesso come quello che si voleva attuare. E’ risultata vincitrice del bando un’associazione di imprese che mette insieme aziende italiane leader nel settore della scansione (Mida Informatica), della catalogazione (Hyperborea), dell’archiviazione e gestione di immagini ad alta definizione (Franco Cosimo Panini) e nella conduzione di biblioteche digitali (Horizons Unlimited). Ognuna di queste società ha portato le sue competenze e la sua esperienza per creare un’architettura digitale sofisticata, complessa e poliedrica. Un’architettura che un domani potrà essere messa al servizio di altri istituti culturali della città in un contesto di rete promosso dalla Fondazione Cassa Di Risparmio attraverso AGO Modena Fabbriche Culturali, una casa comune per lo sviluppo degli istituti culturali della città.

 

 

 

 

Gallerie Estensi di Modena

Le Gallerie Estensi nascono nel 2014 come istituto dotato di autonomia speciale nell’ambito di una riforma generale del MiBACT che ha ridefinito l’assetto del sistema museale statale e sono articolate in cinque istituti.

La Galleria Estense di Modena, sede della Direzione, conserva le collezioni d’arte accumulate per secoli dai duchi d’Este e giunte alle soglie dell’Italia unita. Dipinti, sculture, arti applicate, grafica, monete e medaglie, costituiscono l’eredità inestimabile di una fra le raccolte dinastiche di più antica origine in Europa.

Ad essa si aggiunge l’eccezionale patrimonio di manoscritti e libri della Biblioteca Estense Universitaria, cresciuta organicamente alle collezioni artistiche ducali e in epoca più recente sviluppatasi come moderna Biblioteca nazionale.

La sede di Palazzo dei Musei a Modena, oltre a Galleria e Biblioteca ospita anche il Museo Lapidario Estense, frutto della politica illuminata del duca Francesco IV d’Austria-Este, che riunisce monumenti sepolcrali e testimonianze epigrafiche dall’età romana fino al pieno Ottocento.

Ulteriore anello di questa eredità dinastica è il Palazzo Ducale di Sassuolo, la residenza extraurbana preferita dagli Este fin dal tempo della sua creazione su impulso del duca Francesco I, il grande artefice di Modena capitale barocca.

A questo nucleo altamente rappresentativo si aggiunge la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, che conserva un patrimonio di dipinti provenienti da chiese e collezioni della città che ne riflettono il volto anzitutto di antica capitale estense. Sede della Pinacoteca è il piano nobile di Palazzo dei Diamanti, capolavoro di Biagio Rossetti (1493-1503) sito nel cuore della Ferrara rinascimentale.

 

 

Fondazione di Modena

La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è nata con la legge Amato del 1990 che ha portato alla privatizzazione delle Casse di Risparmio e delle Banche del Monte e, al tempo stesso, ha sancito la separazione dell’attività creditizia da quella filantropica.

Attiva dal primo agosto 1991 la Fondazione è attiva nelle aree di intervento: arte, attività e beni culturali; ricerca scientifica e tecnologica, attività di rilevante valore sociale.

 

 

Franco Cosimo Panini

Casa editrice modenese specializzata in storia dell’arte e della miniatura e nella produzione di facsimili di manoscritti rinascimentali. Da oltre 25 anni collabora con le principali biblioteche del mondo. Ha pubblicato, tra gli altri, saggi di  J.G.Alexander, C.Acidini, A.Paolucci, S.Settis, G.Zanichelli, M.Kemp.
 
Grazie all’acquisizione di Haltadefinizione, dispone oggi di un archivio di oltre 500 immagini Gigapixel, di tecnologie e competenze per la digitalizzazione, la divulgazione e la digital preservation di immagini digitali di opere d’arte in altissima definizione e 3d.
 
Haltadefinizione, pioniera della tecnica Gigapixel, ha realizzato nel 2005 la prima campagna di acquisizione e diffusione via web di un’immagine in altissima definizione di un’opera d’arte a 8,6 miliardi di pixel.
 
 

 

MLOL

Horizons Unlimited è nata a Bologna nel 1993 da uno spin-off universitario ideato da Umberto Eco.
 
Con il servizio MLOL è leader di mercato nel settore delle biblioteche digitali e dei servizi di prestito digitale di contenuti digitali di ogni tipo (ebook, libro antico, audiolibri, musica, film, video, etc.) per gli utenti di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche, combinando la valorizzazione di materiali storici ad accesso libero con contenuti digitali protetti da copyright. Nel 2018 MLOL ha superato le 6.000 biblioteche – in Italia e all’estero – utilizzatrici della propria piattaforma. Fornisce accesso a oltre 2.000.000 di risorse digitali.
 
 

Hyperborea

Da oltre 20 anni opera nei beni culturali sia come produttrice di software specialistici sia come fornitrice di servizi qualificati

Il software di catalogazione archivistica Arianna conta oltre 300 installazioni nelle maggiori istituzioni pubbliche e private (ACS, MAXXI, Generali, tutti i principali Archivi di Stato, Università Cattolica, CEI, ecc)

Abbiamo realizzato progetti per archivi pubblici e privati, di medie e grandi dimensioni in tutta Italia: dall’Archivio di Stato di Verona alla Diocesi di Taranto, dalla Regione Sardegna ai comuni del Polo Archivistico della Bradanica in Basilicata, dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, all’Unicoop Firenze.

Crediamo nel concetto di management applicato ai beni culturali, il nostro metodo di conduzione dei progetti è stato oggetto di presentazione e studio all’Università degli Studi di Bari.

 

 

Mida

Da 15 anni fornisce servizi di digitalizzazione di alta qualità per Biblioteche e Archivi Storici in tutta Italia, opera sia presso la propria sede che presso il Committente. Ha certificato ISO 9001:2015 il Processo di digitalizzazione e ha digitalizzato per conto di alcuni tra i più importanti e prestigiosi Istituti Culturali italiani.Ha realizzato centinaia di progetti di digitalizzazione realizzando milioni di immagini digitali oltre a sviluppare e perfezionare la gestione del processo di digitalizzazione teso a garantire la miglior qualità di riproduzione digitale e la massima tutela dell’originale.

Ha collaborato tra gli altri con:

  • Biblioteca Ambrosiana, Milano; Stelio Crise, Trieste; A. Mai, Bergamo
  • Archivi di Stato di Milano, Bologna, Firenze, Trieste, Bergamo, Sondrio, Cremona, Verona, Pordenone
  • Archivi Storici Diocesani di Taranto, Iglesias, Lucca, Volterra, Bergamo, Brescia, Pozzuoli, Oristano
  • Archivi d’Impresa di Unicredit, Pirelli, Dalmine, FCA/Alfa Romeo
  • Musei, Fondazioni, Comuni, Università

 

 

 

AImageLab 

AImageLab è un laboratorio di ricerca del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Italia. AImageLab è anche una unità di ricerca del Centro di Ricerca Interdipartimentale in ICT per le Imprese: Softech-ICT del Technopole di Modena.

La ricerca di AImageLab riguarda Computer Vision, Pattern Recognition e Machine Learning, Artificial Intelligence e Multimedia applicati a immagini, video e dati provenienti da differenti tipi di sensori.  AImageLab è inoltre attualmente impegnata in attività di ricerca sull’interazione uomo-computer basata sulla visione.

I principali progetti di ricerca riguardano: videosorveglianza, visione artificiale e visione robotica, imaging medico, multimedia centrata sull’uomo, recupero basato sul contenuto, rilevamento e tracciamento delle persone, comprensione del comportamento umano, visione egocentrica e sensori incorporati.

 

Centro Interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities

Il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities diretto dalla Prof. Elena Fumagalli punta a diventare riferimento nazionale e internazionale nell’ambito dell’umanesimo digitale. Il Centro è promosso dal Dipartimento di studi linguistici e culturali e dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, e ad esso aderiscono i Dipartimenti di Giurisprudenza e di Comunicazione ed Economia. Tra gli obiettivi del Centro: incrementare e coordinare studi e ricerche interdisciplinari nel campo delle Digital Humanities; proporsi come interlocutore di enti pubblici e privati ed enti di ricerca per la realizzazione di progetti a livello nazionale e internazionale sulla digitalizzazione del patrimonio culturale; favorire l’attivazione di impresa culturale e creativa; dialogare con i dottorati di ricerca di Unimore che affrontano temi in linea con gli interessi del Centro. Futuri progetti del Centro interdipartimentale potranno avvalersi anche dell’esperienza maturata attraverso tre assegni di ricerca in Digital Humanities attivati dal Dipartimento di studi linguistici e culturali su mandato di Gallerie Estensi e sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, incentrati su specifici fondi documentari della Biblioteca Estense.

 

 

 

Aut Aut

 

Siamo un gruppo di volontari che promuove e coordina attività di assistenza, formazione e raccolta fondi a sostegno alle famiglie con persone autistiche nella provincia di Modena. Siamo nati nel 2003 come sede distaccata della associazione Aut Aut di Reggio Emilia, con l’obiettivo di rappresentare e sostenere le famiglie con soggetti autistici di Modena e provincia.